È recentissima la notizia dell’approvazione da parte della United Nations Commission on International Trade Law (UNCITRAL) del Model Law on the Use and Cross-border Recognition on Identity Management and Trust Services, la legge modello elaborata dal Working Group IV – Electronic Commerce sotto la presidenza della Prof.ssa Avv. Giusella Finocchiaro, Chairwoman del Gruppo dal 2014.

Come è noto, l’UNCITRAL è la Commissione istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1966 per promuovere l’armonizzazione e la modernizzazione del diritto del commercio internazionale.

Tramite i model law, l’UNCITRAL fornisce ai legislatori nazionali una base normativa, in materie caratterizzate da una certa portata innovativa o da particolare complessità.

Non fa eccezione la legge modello di recente approvazione, incentrata sull’utilizzo e il riconoscimento transfrontaliero dei sistemi di identificazione elettronica e dei servizi fiduciari nell’ambito delle attività commerciali e dei trade-related service.

Se il Reg. (UE) 910/2014, il c.d. “Reg. e-IDAS” attualmente in via di revisione, ha realizzato l’interoperabilità giuridica e tecnica degli strumenti elettronici di identificazione, autenticazione e firma tra i Paesi dell’Unione, il model law si prefigge di individuare norme globalmente accettate per un impiego dei sistemi di identificazione elettronica e dei servizi fiduciari che valichi i confini delle singole regioni del mondo.

E proprio il nodo del riconoscimento tra i diversi Paesi del mondo degli strumenti di identificazione elettronica è quanto mai complesso.

In questo contesto, il model law individua gli obblighi essenziali dei provider dei sistemi di identificazione elettronica e dei soggetti identificati, delinea le caratteristiche di un sistema di identificazione reliable e prevede alcune regole in materia di responsabilità dei provider.

Ancora, prevede che in un Paese si riconoscano al sistema di identificazione elettronica offerto in un altro i medesimi effetti giuridici accordati ai sistemi nazionali ove il metodo di identificazione garantisca un livello di affidabilità almeno eguale.

Secondo il model law, questa valutazione potrà essere condotta alla luce degli standard internazionali, ma anche nel caso in cui l’organo nazionale competente abbia determinato l’equivalenza alla luce dei requisiti di affidabilità individuati nel model law.

Incardinata sul principio di non discriminazione, sul principio di equivalenza funzionale e sul principio di neutralità tecnologica, da sempre principi guida dell’UNCITRAL, la legge modello getta così le fondamenta per l’interazione tra i modelli e gli schemi delle diverse regioni del mondo.