Il servizio di buy now pay later o “compra ora e paga dopo” (di seguito anche BNPL) è un tipo di finanziamento a breve termine, solitamente senza interessi, che consente di acquistare un bene o un servizio e pagarne il prezzo in futuro. Soprattutto negli ultimi anni, la diffusione di queste modalità di pagamento ha avuto luogo nel panorama degli acquisti online proprio in virtù della sua agilità. Complice anche la notevole espansione del settore fintech, analisi di settore hanno evidenziato come la spesa media individuale dei consumatori sia aumentata grazie all’utilizzo del BNPL, rispetto a normali servizi di pagamento. Infatti, tramite il modello buy now pay later si consente ai clienti di pagare in forma razionata il prezzo per un bene o un servizio. Se, da un lato, il servizio pare particolarmente vantaggioso per l’acquirente, che acquista senza dover soffrire immediatamente il peso dell’intero prezzo, parimenti per il venditore vi sono notevoli agevolazioni. Con il BNPL, il commerciante ottiene immediatamente l’importo dell’acquisto, meno la commissione, eliminando così il rischio di insolvenza. Inoltre, dato che per il tramite di questo servizio è aumentato il numero degli acquisiti d’impulso, si evita anche il cd. “abbandono dei carrelli”.

Tuttavia, accanto agli evidenti fattori positivi, il buy now pay later rimane ancora uno schema senza una regolazione specifica. Ciò potrebbe incentivare comportamenti problematici nei consumatori, tra cui il sovraindebitamento. Difatti, il servizio, pur possedendo alcune caratteristiche del credito al consumo, in ragione dell’assenza di interessi e del fatto che si applica a importi di spesa relativamente bassi (solitamente, inferiori ai 200 euro), la disciplina tradizionalmente prevista per queste fattispecie non trova piena applicazione.

D’altro canto, occorre non dimenticare che la dilazione di pagamento è concessa da un fondamentale intermediario tra venditore e consumatore: solitamente, una banca. Ebbene, quest’ultima, che interviene in forza di un accordo con il venditore, può garantire il consumatore, grazie alle tutele previste dalla disciplina generale sulla trasparenza bancaria, di cui all’articolo 126 e ss. del Testo Unico Bancario. A tal riguardo, la Banca d’Italia ha recentemente diffuso una Comunicazione con la quale ha evidenziato i benefici e i rischi connessi all’utilizzo del BNPL. In particolare, la Banca ha chiarito che, pur trattandosi di un servizio che tout court non rientrerebbe nel credito al consumo, data l’intermediazione di un istituto di credito, il consumatore potrà comunque beneficiare della richiamata disciplina. In sostanza, gli obblighi di pubblicità delle operazioni, dei servizi offerti e delle relative condizioni contrattuali, sono tutti elementi che completano il quadro di garanzie di cui il consumatore, che intendesse usufruire di un servizio buy now pay later, potrebbe giovare. Diversamente, qualora la dilazione di pagamento venisse concessa dal venditore, non troverà applicazione la disciplina di cui al T.U.B. e, per converso, non vi sarà spazio perché Banca d’Italia faccia dei controlli.

L’attuale quadro di incertezza normativa, tuttavia, potrebbe presto modificarsi grazie all’intervento del legislatore europeo. La Commissione ha, difatti, pubblicato nel 2021 una proposta di Direttiva relativa ai crediti al consumo (la numero COM/2021/347), la quale avrà lo scopo di emendare la direttiva 2008/48/CE ed includervi aree non coperte dal suo campo di applicazione per migliorare il livello di protezione dei consumatori. Dal momento in cui molti dei contratti di credito maggiormente in voga, tra cui i sistemi buy now pay later, non rientrano nell’ambito di applicazione della Direttiva, tale mancanza potrebbe generare delle aree sprovviste di tutela. Pertanto, come enunciato dal Considerando 15 della proposta, attraverso questo intervento normativo si tenterà di includere nuove modalità di credito al consumo che sono nate e hanno trovato la popolarità grazie alla loro dimensione squisitamente digitale.